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eredità culturale leonardo da vinci

Valorizziamo lo stile di vita professato da Leonardo Da Vinci

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Nel 2011 ho individuato in un museo una poesia di Leonardo da Vinci proveniente dal Codice Atlantico.

Ne ho trascritto il testo lettera per lettera ed ho appurato successivamente che è la sola ed unica vera poesia in versi a rime baciate che abbia mai scritto.

Conosciuta pressoché solamente dagli studiosi.

L’essere un unicum mi ha aperto gli occhi. Non è un semplice divertissement del Genio, ma ciò che voleva lasciare ai posteri.

Nella sua vita e nelle sue ricerche si è sempre prodigato per la prosperità dell’uomo e questa è una formula del buon vivere.

Una ricetta per farlo in salute, in forma e lucidi fino in tarda età. Tredici suggerimenti scritti tre anni prima della morte di Leonardo Da Vinci, su argomenti che aveva studiato, verificato e poteva predicare.

Oggi possono sembrare scontati, superati, quasi ovvi, ma secoli dopo. A distanza di mezzo millennio risultano ancora validi.

Sono convinto che rappresentino la sua sintetica eredità culturale per il benessere dell’uomo. Essa recita:

“Se voi star sano, osser[v]a questa norma:

non mangiar sanza voglia e cena leve,

mastica bene e quel che in te riceve

sia ben cotto e di semplice forma.

Chi medicina piglia, mal s’informa.

Guarti dall’ira e foggi l’aria grieve;

su diritto sta, quando da mensa leve;

di mezzogiorno fa che tu non do[r]ma.

El vin sia temperato, poco e spesso,

non for di pasto né a stommaco voto.

Non aspettar né indugiar il cesso.

Se fai esercizio, sia di picciol moto.

Col ventre resuppino e col capo depresso

non star, e sta coperto ben di notte.

El capo ti posa e tien la mente lieta.

Fuggi lussuria e attienti alla dieta”

Leonardo Da Vinci, Anno 1515-1516, Codice Atlantico f. 213 verso, commento contenuto nello schizzo della Villa Belvedere per Papa Innocenzo VIII°, Milano, Biblioteca Ambrosiana.

Si scorge in essa il desiderio di suggerire poche semplici regole di vita che generano salute, benessere e felicità (letizia).

Leonardo Da Vinci si preoccupava di coloro che erano avanti negli anni.

Che lui pensasse agli anziani era forse perché le sue ricerche sui cadaveri erano probabilmente di defunti avanti negli anni.

Pochi sanno che Leonardo Da Vinci aveva individuato quella che secoli dopo è stata definita aterosclerosi.

Che l’alimentazione scorretta aveva lasciato nei vasi sanguigni prodotti grassi che ne ostruivano il regolare flusso di sangue portando spesso alla morte.

Leonardo Da Vinci Aveva scoperto quello che successivamente verrà definito “colesterolo“.

In tarda età, aveva concluso: “l’uomo passa la prima metà della sua vita a rovinarsi la salute e la seconda metà a cercare di guarire” e voleva probabilmente mettere a disposizione dell’uomo una sorta di vademecum anche per gli anziani. Più fragili.

Affinché la loro vecchiaia fosse meno soggetta alle malattie.

Seguendo quella che Leonardo Da Vinci – in chiusura – chiama “Dieta” (“Stile di vita” in greco), è possibile accomodarsi una vecchiaia sana, lucida e serena.

Che chi in gioventù aveva trascurato la salute, anche per ignoranza, poteva seguire una alimentazione corretta ed uno stile di vita sociale e virtuoso.

Ed anche attivo “se fai esercizio sia di picciol moto” è chiaro che se si fosse riferito ai giovani non ne avrebbe frenato le ambizioni sportive suggerendo il footing anziché lo jogging o le maratone! Li avrebbe spronati a fare sport.

Il suo carme indica un modo di vivere normale al quale rifarsi, anche oggi, dopo tragedie universali che hanno turbato e stanno sconvolgendo il mondo.

Leonardo da Vinci simbolo dell’Umanità inviato sui pianeti è anche l’icona dell’Italianità.

Il suo nome e la Gioconda sono termini che universalmente richiamano le bellezze e le eccellenze del nostro Paese.

Lo stile di vita che suggerisce dovrebbe essere esposto nelle aule scolastiche, perché i giovani hanno necessità di un carismatico esempio di fantasia, studio, ricerca, esplorazione, volontà, genio, espresso in modo semplice e simpatico.

Facilmente memorizzabile.

Nel frattempo, dopo un referendum fra gli iscritti della Associazione Gruppo Biologi di Roma, questo Carme è diventato “Il Manifesto dei Biologi Nutrizionisti” in quanto ne connota la figura magistrale, costituendo la linea minima di comportamento dietetico e valoriale.

L’ho fatta tradurre in 25 lingue occidentali e orientali perché venga esposta in tutto il mondo. L’immagine dell’Italia non può che trarne vantaggio. Auguriamoci che questo Carme, venga conosciuto da tutti e apprezzato universalmente.

eredità culturale leonardo da vinci

Articolo a cura di Marco Biffani – marcobiffani@gmail.com

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