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Stories of a Generation: la serie con Papa Francesco è un inno alla terza età

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La serie è tratta dal libro di Papa Francesco “La saggezza del tempo” (Marsilio, 2018).

Prodotta da Netflix, è articolata in quattro episodi di cinquanta minuti l’uno. Giovani registi da tutto il mondo hanno intervistato e filmato ultrasettantenni percorrendo quattro concetti principali dell’esistenza umana: amore, sogno, lotta e lavoro.

Il Pontefice si racconta a cuore aperto, regalando spunti e donando riflessioni sulle tematiche affrontate: «Per il futuro dell’umanità, è importante che i giovani parlino con gli anziani».

SEI PADRE QUANDO TI PRENDI CURA DELLE MISERIE DEI TUOI FIGLI

Tra gli intervistati, il regista premio Oscar Martin Scorsese, la cui dedizione al lavoro ha complicato la costruzione di un rapporto paterno con le figlie minori. È uno Scorsese inedito, intimo e consapevole che c’è sempre tempo per recuperare.

Queste le parole di Sua Santità sull’argomento: «Sei padre quando ti prendi cura dei tuoi figli, ma anche delle miserie dei tuoi figli, ti fai carico di quel dolore e vai avanti. Il vero padre è chi trasmette la propria esistenza al figlio, non chi lo genera. Ciò che fa di te un padre è il compromesso con la vita, con i limiti, con la grandezza, con lo sviluppo di quella vita che hai trasmesso e visto crescere».

CHI NON HA MEMORIA NON SA COME LOTTARE

Le storie all’interno della serie hanno radici profonde perché partono da esperienze di vita vissuta.
Come quella di Betty Kilby Fisher Baldwin, 76 anni, il cui caso ha portato alla prima desegregazione delle scuole in Virginia.

O del 72enne Vito Fiorino, il gelataio di Lampedusa la cui esistenza cambiò la notte del 3 Ottobre 2013 quando, con alcuni amici, contribuì al salvataggio di quarantasette naufraghi.

Entrambi fondano la loro esistenza sulla capacità di lottare per il proprio sogno. E come loro tanti provano a fare altrettanto, con ciò che la vita mette loro a disposizione.

A tal proposito, ancora Papa Francesco: «Non sei mai troppo vecchio per lottare per ciò che hai dentro e per cui hai rischiato la vita. Se il tuo cuore è chiuso e indurito, sei già vecchio. Quando il dolore ti fa piangere, le lacrime possono essere proficue. Gli anziani hanno bisogno di sognare, altrimenti cadono preda della nostalgia. La nostalgia non è una cosa brutta, ha un qualcosa di positivo: ti fa ricordare con affetto cose belle della vita. Un anziano che non sogna e non va avanti, si indurisce. Ecco perché deve essere incoraggiato a sognare dai giovani. Per questo è importante che i giovani si avvicinino agli anziani, affinché questi reagiscano e vadano avanti. L’anziano quando è un sognatore, può portarti verso orizzonti che neanche immagini».

Stories of a Generation è un inno all’importanza sociale degli anziani: una consapevolezza che noi di Fondazione Alberto Sordi abbiamo sempre avuto.

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