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Sentenza sull’eredità: utilizzo indebito della nostra denominazione

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In riferimento alla recente sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Roma nel processo collegato all’eredità della Signora Aurelia Sordi, molti organi di informazione hanno erroneamente indicato la Fondazione Alberto Sordi come soggetto coinvolto nella vicenda. La scrivente Fondazione tiene a ribadire che la vicenda giudiziaria la vede totalmente estranea in quanto ha riguardato la Fondazione Museo Alberto Sordi istituita nel 2011 per volontà della Signora Aurelia Sordi, alcuni anni dopo la morte del compianto attore.

Si precisa che la Fondazione Alberto Sordi è nata nel 1992 per volere e su iniziativa di Alberto Sordi che ne fu il primo Presidente onorario e svolge attività in favore delle persone anziane. La nostra Fondazione è soggetto distinto dalla Fondazione Museo Alberto Sordi.

L’utilizzo inappropriato della nostra denominazione comporta grave danno alla nostra immagine, ingenerando confusione e disorientamento nell’opinione pubblica e nelle persone, enti ed istituzioni che con noi collaborano.

Ogni indebito utilizzo della nostra denominazione deve intendersi inibito. S’invitano le testate giornalistiche e gli organi di stampa che si siano resi responsabili di aver fornito l’errata informazione, a rettificare tempestivamente la notizia dando adeguato risalto alla nostra estraneità alla

vicenda giudiziaria e al nostro essere soggetti distinti e differenti dalla Fondazione Museo Alberto Sordi.

La Fondazione Alberto Sordi, in forza della sua precisa identità statutaria, si riserva di intervenire nelle sedi opportune al fine di tutelare la propria immagine.

INFO E CONTATTI
06.22541628
info@fondazionealbertosordi.it
www.fondazionealbertosordi.it

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