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ROMA SI TINGE DI VERDE

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giardino sensoriale

Al via la campagna di crowdfunding del Progetto Alisea: Fondazione Alberto Sordi e Associazione Antea Cassino creano il giardino sensoriale

al Centro per la Salute dell’Anziano

“Il verde che cura” è l’idea base del Progetto Alisea, un giardino sensoriale come progetto ecosostenibile da realizzare sul terrazzo del Centro per la Salute dell’Anziano, fortemente voluto da Fondazione Alberto Sordi con l’Associazione Antea Cassino.
​“Il Progetto – spiega il dott. Claudio Orezzi, esperto di Cure palliative – nasce da un lungo percorso. Alle Cure palliative accedono molte tipologie di pazienti, compresi coloro con patologie neurodegenerative e conseguenti gravi deficit cognitivo-sensoriali. Da alcuni anni, a livello internazionale, per migliorare l’assistenza a queste persone particolarmente fragili, si stanno percorrendo strade, che integrino le terapie farmacologiche con strategie diverse per recuperare il più possibile di quelle funzioni che la neurodegenerazione compromette. Una compromissione progressiva che porta ad un peggioramento ulteriore della qualità di vita anche di chi assiste queste persone.
​Lo scopo del Progetto Alisea è tentare un recupero sensoriale coniugando l’esperienza del mondo reale con quella consentita dalle tecnologie immersive: la realtà virtuale e la realtà aumentata”. Anche l’attuale esperienza della pandemia spinge a tentare strade diverse per dare soprattutto alle persone anziane e disabili stimoli nuovi che cerchino di superare le barriere fisiche agli spostamenti.
Il giardino sensoriale produce neuro-stimolazioni grazie ai suoi contenuti: piante, fiori, percorsi di verde attrezzato, ambienti, suoni, profumi, informazioni. Un’esperienza da vivere, che attiva tutte le sfere sensoriali consentendo di lavorare diversamente al recupero delle funzioni perse. “Tali ‘servizi’ utili vanno mantenuti e aggiornati – ha aggiunto Orezzi – La campagna di crowdfunding che parte in questi giorni gestita dalla associazione e omonima piattaforma www.sociallendingitalia.net, mira a realizzare concretamente il giardino sensoriale ma è solo il primo passo di un’attività più complessa che punta a rendere Alisea sostenibile nel tempo da un punto di vista economico e sociale ed a proporsi anche come strumento di ricerca per il contrasto alle fragilità, soprattutto delle persone anziane. A questo scopo i Promotori stanno allargando il campo degli stakeholder potenziali e hanno già avviato proficui contatti con la Facoltà di Ingegneria Biomedica dell’Università Campus Biomedico di Roma e con il Laboratorio per la promozione dell’imprenditorialità e dell’innovazione dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale – Imprendilab.
“Il giardino sensoriale – ha detto il Direttore della Fondazione Alberto Sordi Ciro Intino – è un servizio condiviso, una novità che può essere di apertura sul futuro dell’assistenza e della ricerca ma l’obiettivo centrale resta migliorare l’assistenza e la qualità della vita di tante persone fragili”.

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