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Neurologia

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La Fondazione Alberto Sordi è coinvolta attivamente in diversi progetti nazionali ed internazionali per la ricerca di marcatori precoci, neurofisiologici, radiologici, genetici e biochimici per la diagnosi pre-clinica delle varie forme di demenza.
La demenza di Alzheimer attualmente colpisce circa 26 milioni di persone al mondo, di cui circa 800mila in Italia.

La ricerca a livello internazionale sta facendo significativi sforzi per comprendere meglio i meccanismi patogenetici della malattia, diagnosticarla precocemente alle sue prime manifestazioni ed individuare terapie in grado di arrestare la morte neuronale.

Importanti ambiti di ricerca del gruppo di ricercatori della Università Campus Bio-Medico di Roma riguardano lo studio dei meccanismi patogenetici che sottendono la malattia ed in particolare l’impatto dello stress ossidativo, dei radicali liberi (implicati nei processi degenerativi) e specificatamente del metabolismo rame-ferro nella patogenesi della malattia.

Un’altra linea di ricerca in ambito molecolare riguarda il ruolo del sistema degli endocannabinoidi, sostanze chimiche endogene che si attiverebbero nelle situazioni infiammatorie e degenerative del cervello, presumibilmente per frenare il danno neuronale.
Infine, attraverso tecniche avanzate neurofisiologiche di co-registrazione del segnale elettroencefalografico e dei campi magnetici cerebrali (EEG-TMS), i ricercatori del Campus Bio-Medico stanno tentando di individuare precocemente le alterazioni funzionali delle comunicazioni interneurali ancor prima che si sviluppi la ben nota atrofia cerebrale, conseguente alla morte ormai già di milioni di neuroni.

Tutto questi sforzi vanno nella direzione di arrivare ad una diagnosi nel più breve tempo possibile perché soltanto questa strategia, condivisa con la comunità scientifica internazionale, potrà essere vincente nel trattamento e nella gestione più adeguata possibile della malattia.

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