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Nel giorno della nascita di Alberto Sordi, una nuova intesa in favore della terza età

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Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Alberto Sordi per gli Anziani  sottoscrivono la nuova intesa programmatica in favore della terza età


 La formalizzazione avverrà il 15 giugno presso la sede della Fondazione Museo Alberto Sordi,  in occasione della ricorrenza della nascita del grande attore


Il 15 giugno 1920 nasceva a Roma Alberto Sordi, irripetibile artista, autore di pagine memorabili di storia del cinema, del teatro e, più in generale, della cultura del Novecento italiano.


Proprio il 15 di questo mese, alle ore 16, in quella che fu la casa romana del grande attore – per l’occasione resa disponibile dalla Fondazione Museo Alberto Sordi – si sottoscriverà un’importante intesa sui temi della cura della persona anziana fra Università Campus Bio Medico di Roma e Fondazione Alberto Sordi, istituzione di cui il lo stesso Sordi è stato fondatore.


Una sinergia virtuosa che si rinnova e che, con slancio, si propone in uno scenario sociale mutato per effetto dei rapidi processi di digitalizzazione e di trasformazione tecnologica della realtà in cui viviamo. Cambiamenti profondi che riguardano la struttura delle relazioni umane e, fra queste, il modo di prendersi cura delle persone anziane, i loro rapporti con famiglia di appartenenza, territori, istituzioni ed enti erogatori di servizi educativi, assistenziali e sanitari.


Un passaggio epocale, come sottolineato dall’avv. Ciro Intino, direttore della Fondazione Alberto Sordi, istituzione da anni impegnata in progetti e percorsi socioassistenziali rivolti al mondo della terza età:


«con l’Università Campus Bio-Medico, ed in attuazione degli intendimenti di Alberto Sordi, condividiamo obiettivi alquanto audaci. La sfida è, da una parte, promuovere e realizzare nuovi modelli di cura per le persone anziane, dall’altra sostenere attività di ricerca scientifica integrata medico-sanitaria e bio-ingegneristica. Crediamo in un approccio plurale e, al tempo stesso, interdipendente: in una prospettiva innovativa che ponga al centro la persona anziana nel suo ambiente territoriale di riferimento».


Un appuntamento importante: che rende onore all’attenzione che Alberto Sordi dedicò al mondo della terza età, come evidenziato dal dott. Felice Barela, Presidente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma:


«il nome di Sordi è legato a quello del nostro Ateneo nelle sensibilità e attenzione verso le persone più bisognose di cura. Anche nel periodo della pandemia abbiamo fatto tutto il possibile per essere vicini agli anziani del nostro territorio, attraverso le attività istituzionali – tra cui il centro vaccinale che ha servito, in questi mesi, migliaia di over 80- e con i nostri studenti impegnati come volontari. L’attività di ricerca che conduciamo assieme alla Fondazione è e sarà sempre orientata a un obiettivo prioritario: contribuire ad aumentare la qualità della vita delle persone fragili, proprio come auspicava Alberto Sordi».


Gli ospiti e i giornalisti potranno accedere gratuitamente al museo e partecipare, in serata, nel suggestivo giardino di Casa Sordi, a un momento conclusivo di augurale convivialità per il quale è attesa la presenza di importanti personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Enrico Brignano, Roberto Giacobbo e Benedetta Rinaldi.


Un appuntamento importante per la città di Roma, nel ricordo di un “grande” della nostra storia nazionale e nell’auspicio che gli anziani, come recita il pay-off del logo di Fondazione Alberto Sordi, possano – davvero e sempre più – essere considerati patrimonio e ricchezza in un paese che è “sempre più vecchio”.


Come riportato da Istat, infatti, in Italia nel 1951 c’era meno di un anziano per bambino, a differenza dei cinque di oggi: un dato che impone un approccio incentrato su paradigmi innovativi che non possono prescindere dalla valorizzazione delle relazioni intergenerazionali.


E che possano consentirci di gestire l’entusiasmo della ripartenza post Covid nel segno della speranza di un futuro migliore.

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