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Insieme nella cura per gli anziani: la Fondazione Alberto Sordi accoglie la sfida dell’assistenza alla persona con demenza

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La demenza è una sfida emotiva e pratica che coinvolge non solo coloro che ne sono direttamente colpiti, ma anche le loro famiglie e le comunità che li circondano. La crescente incidenza di questa condizione rende essenziale e urgente una strategia che dia supporto alle famiglie attraverso un’assistenza di alta qualità prestazionale e umana
Una sfida che la Fondazione Alberto Sordi vuole cogliere con il Progetto «Insieme nella cura per gli anziani»: un’iniziativa in sinergia con il sistema Campus, con cui la Fondazione vuole proporre e attuare un modello di intervento socio-assistenziale integrato e flessibile.

Oltre al Centro Diurno Alberto Sordi, servizio semi-residenziale rivolto a persone anziane in condizioni di fragilità fisica, psichica e/o sociale, si avviano nuovi servizi per gli anziani con deterioramento cognitivo.

Infatti, nell’area di Trigoria è prevista la realizzazione di strutture residenziali con diversi livelli di cure, centri diurni Alzheimer e demenze correlate e un servizio di assistenza domiciliare specifico per la demenza. L’obiettivo è fornire risposte adeguate alle varie esigenze cliniche e assistenziali degli anziani e delle loro famiglie.

Attualmente, sono in corso i lavori di ristrutturazione per creare un nuovo Centro Diurno Alzheimer e demenze correlate, che sarà operativo entro il 2024 ed accoglierà fino a 30 utenti al giorno. La progettazione architettonica, l’allestimento degli ambienti interni ed esterni del nuovo Centro Diurno ha tenuto conto delle ultime evidenze scientifiche che riconoscono l’impatto del contesto ambientale e architettonico delle strutture sullo stato di salute e benessere degli anziani con demenza.

In particolar modo gli “ambienti curanti” favoriranno il mantenimento delle funzioni cognitive, la riduzione dei disturbi del comportamento migliorando la qualità di vita degli utenti.

Il nuovo Centro vuole rappresentare un elemento cruciale per completare l’offerta assistenziale della Fondazione Alberto Sordi che da vent’anni è a fianco delle persone anziane e delle loro famiglie, diventando sul territorio un supporto importante per tutta la comunità e in particolare per coloro che afferiscono ai Centri per Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) dell’Ospedale Sant’Eugenio e della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

A tal proposito, lo scorso 22-23 gennaio, la Fondazione Alberto Sordi ha partecipato al convegno finale su “I risultati del fondo per l’Alzheimer e le demenze: quali prospettive nella diagnosi ed assistenza delle persone con demenza” svoltosi all’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

L’obiettivo dell’evento era presentare e discutere i progetti regionali e delle Province autonome, nonché le attività dell’ISS, inserite nel contesto del Fondo Demenze che per gli anni 2021-2024 ha stanziato 14 miliardi e 100 mila euro alle Regioni e Province e 900 mila euro all’Osservatorio Demenze dell’ISS.

Un convegno che segna un punto di partenza di una rinforzata alleanza per la demenza tra i vari attori professionali e policymakers.

Un punto di partenza stimolante visto che uno dei risultati riportati è stato che il 43% dei familiari partecipanti alla survey nazionale sui servizi per le persone con demenza hanno attribuito giudizi negativi o molto negativi a questi ultimi.

Un risultato che fa riflettere su quanto lavoro ci sia ancora da fare per offrire un’assistenza degna di questo nome ai più fragili.

Accordi che curano

Gabriella Facchinetti – g.facchinetti@fondazionealbertosordi.it

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