ANSA: “Acqua alleata della terza età”

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Un interessante e utile articolo pone l’attenzione sull’importanza dell’acqua, elemento che, soprattutto tra chi vive l’epoca della terza età, assume un ruolo sempre più importante.


Ad ANSA lo ha spiegato il Professor Alessandro Zanasi dell’Università degli studi di Bologna ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino. 


«Sono diversi i fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio di disidratazione fra le persone di una certa età, come la minore massa muscolare, la ridotta funzione renale e anche lo stimolo della sete alterato. Non a caso, studi scientifici dimostrano che il 20-30% degli anziani è disidratato. I sintomi che caratterizzano questa mancanza – come ad esempio secchezza delle mucose, scarso turgore della pelle, costipazione, sonnolenza, letargia e alterate capacità mnemoniche – sono molto generici e coincidono spesso con gli stessi che denotano l’avanzamento dell’età. È necessario quindi avere, come buona abitudine, l’assunzione di 1,5 o 2 litri di acqua giornalieri per assicurarsi di mantenere il livello di liquidi nel corpo adeguato, e aumentare il dosaggio durante il periodo estivo, momento in cui gli anziani sono maggiormente esposti al pericolo di disidratazione che può portare, in alcuni casi, anche al ricovero ospedaliero».


Ricapitolando: 1,5 o 2 litri d’acqua giornalieri: una raccomandazione semplice da soddisfare ma che può, davvero, fare la differenza.

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