Ritrovare l’autonomia dopo una frattura del femore: tra tecnologia e cura personalizzata

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Nuove tecnologie e percorsi di cura per riprendersi dopo una frattura del femore

La frattura del femore è un evento traumatico che può cambiare radicalmente la vita, in particolare per le persone anziane. Oltre al dolore e all’impatto fisico immediato, questa lesione può comportare difficoltà nel camminare, perdita dell’autonomia e, in molti casi, una lunga e impegnativa fase di recupero. È quindi fondamentale sapere che oggi, grazie alle nuove tecnologie e a un approccio personalizzato alla riabilitazione, è possibile affrontare questo percorso con più strumenti e più speranza.

Perché è così importante la riabilitazione?

Dopo una frattura del femore, la riabilitazione serve non solo a recuperare la capacità di muoversi, ma anche a prevenire le complicanze, migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di nuove cadute. È stato osservato che circa il 30% delle persone sviluppa una disabilità permanente e il 40% non riesce più a camminare in autonomia. Per questo motivo, ogni fase del recupero è importante.

Un percorso che accompagna il paziente nel tempo

La riabilitazione dopo una frattura del femore non si esaurisce con i primi giorni in ospedale: è un percorso che può continuare per settimane o mesi, adattandosi alle necessità di ciascun paziente. Può essere svolta in diverse modalità: in ospedalein centri ambulatorialiin Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) o anche a domicilio.

In ogni contesto, il supporto di un team multidisciplinare — composto da medici, fisioterapisti, infermieri, psicologi e nutrizionisti — può fare la differenza, aiutando il paziente a ritrovare fiducia nei propri movimenti, rafforzare i muscoli e migliorare l’equilibrio.

La teleriabilitazione: la fisioterapia a casa, ma connessi

Negli ultimi anni, e in particolare durante la pandemia, si è diffusa una nuova modalità chiamata teleriabilitazione. Si tratta di sedute di fisioterapia seguite da remoto, attraverso videochiamate e dispositivi digitali. Questa modalità si è dimostrata efficace quanto la riabilitazione tradizionale, ed è particolarmente utile per chi ha difficoltà a spostarsi o vive lontano dai centri specializzati.

Tecnologie all’avanguardia per la prevenzione e il recupero

Oggi, la riabilitazione può contare anche su tecnologie avanzate che aiutano a monitorare i progressi, migliorare l’efficacia degli esercizi e ridurre i rischi di nuove cadute:

  • Pedane stabilometriche e propriocettive: si tratta di strumenti che valutano l’equilibrio e aiutano a migliorarlo. Attraverso esercizi mirati, permettono di riattivare i riflessi e la consapevolezza del proprio corpo nello spazio (propriocezione), riducendo il rischio di cadute.
  • Sensori indossabili: piccoli dispositivi applicati al corpo (come cinture o fasce) che registrano il modo in cui si cammina o ci si muove. Permettono ai terapisti di personalizzare il programma di esercizi in base alle difficoltà specifiche di ogni paziente.
  • Sistemi di analisi del movimento con telecamere optoelettroniche: simili a quelli usati nello sport professionistico, questi sistemi “catturano” ogni movimento e aiutano a identificare problemi di postura o camminata. Sono molto utili per capire come migliorare l’efficacia della terapia.
  • Valutazione del rischio di caduta: attraverso questi strumenti, è possibile non solo recuperare meglio, ma anche prevenire nuove fratture. Una volta identificati i fattori di rischio (come un equilibrio instabile o una camminata incerta), si possono pianificare esercizi mirati e, se necessario, modifiche all’ambiente domestico per renderlo più sicuro.

Un recupero su misura, con il supporto giusto

La buona notizia è che la riabilitazione post-frattura non è più “una strada unica per tutti”. Oggi il percorso può essere costruito su misura, combinando terapie tradizionali e tecnologie moderne, in ospedale o a casa, in base alle esigenze della persona. E questo fa una grande differenza: quando la terapia è personalizzata, i risultati migliorano e si riduce il rischio di tornare in ospedale.

In conclusione

Se si sta affrontando una frattura del femore, è importante sapere che il recupero può essere sostenuto da tanti strumenti nuovi ed efficaci. Chiedere informazioni ai medici e fisioterapisti sulle tecnologie disponibili e sulle opzioni di riabilitazione, anche a distanza, è un passo importante per tornare a vivere con più sicurezza e autonomia.

Screenshot 2025 05 06 alle 18.26.59a cura del Dottor Fabio Santacaterina

Unità Operativa Complessa di Riabilitazione, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

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