L’importanza del coinvolgimento attivo e delle attività di stimolazione nella terza e quarta età

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Quelle che oggi definiamo come terza e quarta età rappresentano due fasi della vita che pongono ciascuno di noi di fronte a sfide nuove per raggiungere obiettivi concreti e raggiungibili.

Il decadimento, sia fisiologico che patologico, di alcune funzioni e la riduzione delle autonomie costituiscono le principali criticità per le persone anziane stesse e per chi se ne prende cura, specialmente nel momento in cui emerge un bisogno assistenziale.

Spesso si sottovaluta il potenziale e l’efficacia di interventi volti al mantenimento di un buon grado di autonomia. Questo obiettivo, fondamentale per contrastare un declino percepito come inarrestabile, può essere raggiunto attraverso attività di stimolazione mirate e strutturate. Pur riconoscendo che alcune patologie lasciano margini di intervento limitati, in molte condizioni è possibile intervenire in modo efficace sulle funzioni cognitive, esecutive, motorie e comunicative attraverso tali attività.

Come in una palestra scegliamo, con l’aiuto di esperti, come allenare le diverse parti del corpo, così con le persone anziane, dopo un’attenta analisi delle loro condizioni, può essere attuato un programma di stimolazione che miri al mantenimento o recupero dei livelli di autonomia funzionale, della memoria, della capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio e della capacità comunicativa.

Per quanto riguarda le funzioni cognitive, possono essere proposti, ad esempio, giochi di memoria, attività di lettura e scrittura, attività di tipo enigmistico, giochi di carte, visione e commento di filmati o attività manuali che includano la progettazione e realizzazione di manufatti.   

Per la stimolazione della funzione comunicativa e del linguaggio, possono essere attuate attività semi-strutturate di stimolazione al dialogo, ascolto attivo oppure esercizi strutturati, mirati al mantenimento o recupero di un vocabolario adeguato e della capacità di esprimere e trasmettere contenuti in modo intenzionale.

Per la stimolazione motoria, può essere favorita, laddove possibile, la deambulazione garantendo il corretto grado di supporto. Attività di ginnastica dolce possono aiutare il recupero muscolare e articolare; la motilità fine può, invece, essere allenata con esercizi mirati che prevedano la manipolazione di materiali modellabili, la costruzione di oggetti, e l’utilizzo di strumenti. Il ballo poi, quando praticabile, rappresenta una stimolazione trasversale e completa che implica l’utilizzo di numerose funzioni, incluse quelle cognitive, con un impatto emotivo estremamente positivo.

Inoltre, la stimolazione delle funzioni descritte può anche essere favorita dall’esecuzione di attività quotidiane da cui spesso la persona anziana viene esclusa perché non più in grado di svolgerle in totale autonomia o in maniera completa, come cucinare, stilare la lista della spesa o piegare il bucato. È fondamentale favorire il maggior grado di partecipazione possibile a tutte le attività della vita quotidiana stimolando anche la partecipazione ai processi decisionali. Infatti, la capacità di prendersi cura di sé, del proprio ambiente, di continuare a prendere decisioni autonome, aumenta il senso di auto-efficacia personale, contribuendo spesso ad aumentare il tono dell’umore e migliorando la qualità di vita non solo della persona anziana ma anche di chi se ne prende cura.

Nell’ottica di supportare le persone anziane e le loro famiglie in queste attività di stimolazione, la Fondazione Alberto Sordi offre, attraverso l’Impresa Sociale Alberto Sordi, diversi servizi di Assistenza Domiciliare sia in regime di affidamento di gestione da parte del Municipio IX (Servizio S.A.I.S.A. nei Municipi IX e VII) e da parte del Dipartimento  politiche sociali e salute di Roma Capitale (interventi individuali a domicilio per persone con Alzheimer nel Municipio IX) sia in regime privato (sul territorio dei Municipi VII, VIII e IX).

Tali servizi sono destinati a persone anziane con diversi tipi di fragilità: fisiche, psicologiche, sociali e/o cognitive. Attività di stimolazione, cura e igiene della persona, preparazione dei pasti, socializzazione, disbrigo di piccole commissioni sul territorio, segretariato sociale e supporto psicologico sono alcune delle attività offerte dai servizi. Per ciascuna persona anziana, l’articolazione delle diverse attività viene delineata all’interno di un progetto personalizzato, flessibile nel tempo, in grado di dare una risposta efficace ai molteplici bisogni della persona e del suo nucleo familiare.

Le attività di stimolazione non sono, dunque, viste semplicemente come un intervento, ma sono inquadrate all’interno di un vero e proprio percorso che integra cura, ascolto e valorizzazione delle capacità residue, restituendo alla persona anziana un ruolo centrale nel proprio contesto sociale e familiare.

Dott.ssa Bianca Di Francesco

Psicologa – Psicoterapeuta

Coordinatore del Servizio di Assistenza Domiciliare – Impresa Sociale Alberto Sordi S.r.l.

Psicologa del Centro Diurno Anziani Fragili – Impresa Sociale Alberto Sordi S.r.l.

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